TIROIDE E METABOLISMO

LA TIROIDE E IL NOSTRO METABOLISMO

La tiroide è una piccola ghiandola endocrina, di forma tipica a farfalla situata alla base del collo, che svolge diverse funzioni nel nostro corpo grazie alla produzione di sostanze iodate.

La tiroide influenza l’accrescimento, il metabolismo, l’attività neuromuscolare, l’apparato circolatorio, l’apparato genitale, la fertilità e la digestione.

Il TSH è l’ormone stimolante la tiroide, viene prodotto dall’ipotalamo e ha l’azione di stimolare la produzione degli effettivi ormoni tiroidei il T4 e T3. Inoltre la tiroide produce l’ormone calcitonina, che partecipa al mantenimento della massa ossea favorendo la fissazione del calcio nelle ossa.

Sapevate che l’ormone T3 è l’ormone del metabolismo?

Per far si che questi ormoni vengano prodotti, la tiroide ha bisogno di iodio, un elemento che ritroviamo nell’acqua che beviamo e negli alimenti.

Se gli ormoni T3 e T4 non vengono sufficientemente prodotti dalla tiroide o prodotti in eccesso si possono manifestare sindromi e quindi squilibri in tutto l’organismo.

In modo particolare alti livelli di TSH e bassi di fT4 sono segnale di sindrome dell’ipotiroidismo, viceversa bassi livelli di TSH e alti livelli di fT4 e T3 sono indicativi di ipertiroidismo.

SINTOMI IPOTIROIDISMO

  • Astenia, sonnolenza
  • intolleranza al freddo, cute secca
  • aumento di peso, difficoltà a dimagrire
  • alterazioni nel ciclo
  • depressione e alterazione dell’umore
  • perdita di memoria, scarsa concentrazione
  • Stitichezza, gonfiore addominale
  • Bradicardia
  • Tunnel carpale
  • Ipercolesterolemia

SINTOMI IPERTIROIDISMO

  • Astenia, insonnia e depressione
  • intolleranza al caldo, alta temperatura
  • dimagrimento,
  • cute umida e sottile
  • alterazioni nel ciclo
  • nervosismo e irritabilità,
  • frequenti scariche ( spesso associate a malattia di celiachia),
  • Tachicardia, fibrillazione atriale, tremori,
  • Dolori muscolari e tensioni

TIROIDE E ALIMENTAZIONE

E’ possibile curare la tiroide con l’alimentazione?

Innanzi tutto una sana e corretta alimentazione aiuta a prevenire disequilibri tiroidei, evitate diete estreme che possono alterare la funzionalità della tiroide e indurre ipotiroidismo per rallentare il metabolismo o ipertiroidismo per risposta allo stress.

Non esistono accorgimenti “speciali” alimentari per sostenere la funzionalità tiroidea quindi se già seguiamo i principi di una alimentazione antiinfiammatoria e alcalinizzante riusciremo ad avere i benefici e preservare la salute di ogni organo endocrino, compresa la tiroide.

Fondamentale è assumere un corretto apporto di iodio, di minerali e vitamine, selenio, di Vit. D, sostenere la funzionalità epatica, in quanto nel fegato vengono attivati gli ormoni tiroidei.

In caso di ipotiroidismo prediligere cereali integrali a basso contenuto di glutine, frutta secca, riduci le caseine (meglio assumere occasionalmente tra i latticini solo del parmigiano stagionato 30 mesi, escludere invece il latte). Inserisci uova biologiche più di una volta a settimana. Utilizza sale iodato.

In questa sindrome stiamo invece attenti agli alimenti gozzigeni, con alto contenuto di iodio, soprattutto se assunti crudi cavoi, broccoli, cavolfiori, soia, semi di lino, rape, ravanelli, miglio e tapioca.

Evitare grassi saturi, carni rosse, cibi fritti, cibi precotti e con molti conservanti.

Sapevate che l’avena è un alimento anti-gozzigeno d’aiuto per “nutrire” la tiroide in ipo? È un cereale a bassissimo contenuto di glutine, con un buon apporto di fibra e alto di proteine, per questo motivo è di supporto al nostro metabolismo e si sposa perfettamente nelle diete indicate in caso di ipotiroidismo. Potete utilizzare l’avena per colazione, preparando del porridge ad esempio con latte vegetale, o in forma di chicchi per fare delle insalate con verdure o pasta di avena adatta anche a soggetti celiaci.

In condizioni invece di ipertiroidismo è buona norma consumare carni bianche, pesce azzurro, albumi d’uovo, ridurre gli zuccheri e cereali raffinati. Eliminare il sale, scegliere per 3-4 volte a settimana i legumi secchi come fonte proteica e ruotare la frutta e verdura di stagione senza limitazioni particolari, prediligere gli alimenti anti-gozzigeni.

 

 

 

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