
LO ZUCCHERO “KILLER SILENZIOSO”
LO ZUCCHERO, IL NOSTRO KILLER BIANCO NUMERO UNO!!!
Lo zucchero bianco, ovvero il saccarosio (il tipico zucchero da cucina), è oggetto di enormi discussioni negli ultimi anni che lo hanno portato a ricevere l’appellativo di “killer silenzioso” o “killer bianco”. Come il saccarosio allo stesso modo anche altri zuccheri, tra cui il glucosio e il destrosio, sono ritenuti responsabili dell’insorgenza di diverse patologie molto diffuse nei giorni nostri, dalle cardiovascolari alle metaboliche, alle cronico-degenerative, diabete, obesità, sovrappeso, tumori.
Come viene prodotto lo zucchero?
Lo zucchero di utilizzo alimentare viene estratto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, il glucosio e destrosio derivano invece dall’amido estratto dai cereali o da alcuni tuberi. I procedimenti in sintesi prevedono:
Per lo zucchero estratto dalla canna:
- L’estrazione a seguito della macinazione della canna
- Sbiancamento dell’estratto per ottenere zucchero raffinato che ha un contenuto in saccarosio del 99%
Per lo zucchero estratto dalla barbabietola:
- Bollitura della barbabietola
- Cristallizzazione della salsa che ne deriva fino ad arrivare dopo setacciamento allo zucchero
FUNZIONE DELLO ZUCCHERO
Lo zucchero bianco da cucina è un disaccaride (composto dal glucosio e fruttosio), come tale la sua funzione nel nostro corpo è quella energetica. Una volta infatti si pensava fosse indispensabile per il buon funzionamento del nostro cervello e per la funzionalità dei muscoli. Lo zucchero bianco raffinato non contiene Sali minerali e vitamine.
Lo zucchero aiuta nella conservazione degli alimenti, come il sale, infatti non permette la crescita batterica sottraendo l’acqua.
Negli ultimi decenni il consumo di zucchero è aumentato in maniera esponenziale, e con lui anche le patologie ad esso correlate.
Pensate che il consumo pro capite all’anno di zucchero in America è passato da
1900= 2 kg
1970= 11 kg
2017= 70 kg
2020= 74 kg
In Italia l’ultima stima è di 25 kg pro capite l’anno ma stiamo aumentando di anno in anno avvicinandoci all’America
PERCHE’ LO ZUCCHERO E’ UN KILLER?
L’effetto negativo dello zucchero è:
- portare ad un innalzamento repentino della glicemia, questo comporta un richiamo massiccio dell’insulina, un abbassamento drastico quindi della glicemia e desiderio nuovamente di zucchero ( meccanismo di “dipendenza”)
- è responsabile di depressione, irritabilità, nervosismo, nel bambino ipereccitazione
- E’ la causa principale del sovrappeso, viene trasformato in grasso e depositato nel tessuto adiposo
- Comporta iperglicemia e insulino-resistenza, predispone a diabete
- Favorisce lo sviluppo di patologie cardiovascolari
- L’assunzione in eccesso comporta alterazione della flora batterica intestinale con conseguenti effetti di gonfiore, dolori addominali, tensioni legati alla fermentazione
- Induce l’acidosi quindi disequilibrio del nostro pH, favorisce la demineralizzazione ossea
- Riduce i globuli bianchi quindi abbassa la risposta immunitaria
- Aumenta l’infiammazione cronico sistemica di basso grado
- Comporta alterazioni da cellule normali a tumorali
DOVE SI NASCONDE
Sappiamo di trovare lo zucchero bianco in alimenti quali caramelle, dolciumi vari, torte, biscotti, bevande zuccherate!
Ma attenzione!!! senza saperlo lo troviamo in alimenti che inconsapevolmente tutti i giorni assumiamo:
- Cibi conservati, sughi pronti, salse varie ( es. maionese, ketchup)
- Passata di pomodoro, legumi in scatola
- Cereali per la colazione
- I prodotti che presentano claims “dietetico, con meno grassi”, spesso nel ridurre i grassi vengono aggiunti gli zuccheri ( es. yogurt)
- Riso per sushi
- Succhi di frutta e smothies
COME POSSIAMO SOSTITUIRLO
- Miele: presenta un indice glicemico leggermente più basso dello zucchero, ha un potere dolcificante più alto così che ne viene utilizzato meno per avere lo stesso effetto dolce dello zucchero.
L’antiveleno del miele è la presenza di Sali Minerali, Vitamine e antiossidanti.
<<i benefici del miele>>un trucco: mescoliamo il miele con un grasso di buona qualità ( es. con della crema di Tahin), in questo modo il grasso buono rallenta la velocità di assorbimento degli zuccheri del miele - Zucchero di canna grezzo integrale: non subisce trattamenti chimici, conserva gran parte delle vitamine, minerali (anche oligoelementi), ha un indice glicemico medio-basso.
- Sciroppo d’acero e succo d’agave: estratti dalla linfa delle due piante, hanno il vantaggio di essere ricchi di oligoelementi e vitamine inseieme a molecole antiinfiammatorie.
- Stevia: dolcificante naturale estratto dalle foglie della pianta, non comporta iperglicemia, ha un potere dolcificante alto e basso calorico.
Ma attenzione: utilizzarla comunque con moderazione perchè nell’intestino un alimento così dolce apre le porte all’assorbimento degli zuccheri.
se noi quindi assumiamo un carboidrato dopo la Stevia ( es. un biscotto dopo caffè dolcificato con Stevia) questo verrà completamente assorbito - Succo d’uva concentrato: da assumere comunque con moderazione in quanto contiene buona parte degli zuccheri semplici. Il suo vantaggio è dato dalla presenza di antiossidanti e di micronutrienti.in condizioni di diabete tipo I e II e di iperglicemia sempre meglio prestare attenzione all’utilizzo anche di queste alternative allo zucchero, utilizzarle in minima quantità e prestando attenzione anche alla quota di carboidrati introdotta tramite altri alimenti!!!
- Malti: dolcificanti naturali utilizzati dalla cucina macrobiotica, prodotti dalla fermentazione dei cereali. Formati da maltodestrine ovvero catene di glucosio, non hanno fruttosio. Hanno un indice glicemico molto alto quindi ideale sarebbe associarli ad un grasso ( es. crema di mandorle o nocciole).
Abituiamo il nostro corpo a ricercare sempre meno zucchero, abituiamo il palato alla ricerca di gusti meno dolci e sfruttiamo gli zuccheri naturalmente presenti negli alimenti.
FATE ATTENZIONE A:
FRUTTOSIO: frutto derivato dalla frutta, per anni consigliato in alternativa al saccarosio. Oggi molti studi dimostrano che il fruttosio ha effetti altrettanto negativi come il saccarosio. Innalza l’insulina e induce fermentazione quindi una conseguente crescita di batteri patogeni.
Si consiglia di assumere il fruttosio solo assumendo naturalmente frutta perché insieme si assumono anche Sali minerali, fibra, acqua che compensano l’effetto dell’innalzamento glicemico.
DOLCIFICANTI ARTIFICIALI: i vari dolcificanti hanno sicuramente un basso apporto di calorie in relazione ad un gusto più dolce, il problema ad esso legato è che comportano comunque un rilascio di insulina, ci abituano al gusto dolce e alla sua richiesta continua, molti sono proinfiammatori e di alcuni è stata dimostrata la cancerogenicità assunti frequentemente ( vedi Aspartame per esempio)
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