DIETA LOW FODMAP

DIETA LOW FODMAP

LA DIETA LOW FODMAP PER AIUTARE L’INTESTINO

Cosa significa Fodmap?

Acronimo inglese che sta per Fermentabili, Oligosaccaridi (fruttani e galattani), Disaccaridi (lattosio), Monosaccaridi (fruttosio) e polioli (zuccheri come sorbitolo, mannitolo, xilitolo), ovvero un gruppo di carboidrati che a livello del lume intestinale vengono scarsamente assorbiti e fermentati facilmente dai batteri intestinali. Tali molecole richiamano liquidi a livello del lume intestinale o producono gas ( in particolar modo idrogeno), generando in tal modo dei disagi a livello intestinale quali

  • Gonfiori, dolori addominali
  • Diarrea e stitichezza
  • Difficoltà digestive
  • Sindrome da Colon Irritabile (IBS)
  • SIBO

L’alimentazione a basso contenuto in Fodmap sembra quindi essere una soluzione per tutti i disagi ricorrenti intestinali, in associazione a un corretto stile di vita e a quotidiano movimento e attività fisica.

COME GESTIRE UNA DIETA FODMAP

Per ottenere una riduzione significativa dei disturbi che spesso ci attanagliano per diversi mesi, la dieta Fodmap prevede tre fasi principali:

  1. FASE DI ELIMINAZIONE: fase cruciale in cui è prevista l’eliminazione completa dei cibi ad alto contenuto di Fodmap. Una sorta di operazione di “reset intestinale” che può prolungarsi da 3 a 6 settimane a seconda dei sintomi che il paziente mostra all’inizio della dieta e nel percorso
  2. FASE DI REINSERIMENTO: quando i sintomi si sono ridotti notevolmente si può cominciare a reinserire gli alimenti contenenti Fodmap partendo chiaramente da quelli che hanno un contenuto moderato (operazione da svolgere per altre 3-4 settimane), fino ad arrivare a quelli ad alto contenuto
  3. FASE DI MANTENIMENTO: gestione di una dieta varia e ricca, che presenta tutti gli alimenti da quelli a basso contenuto di Fodmap a quelli più ad alto contenuto inseriti con il principio della rotazione, per evitare che vi sia nuovamente accumulo e sovraccarico legato a tali alimenti

In associazione al percorso dietetico si può lavorare sulla disinfiammazione del tratto gastrointestinale attraverso delle piante che svolgono proprio questa azione specifica e con dei pre e probiotici che aiutano a ripristinare la eubiosi intestinale.

QUALI CIBI E’ MEGLIO EVITARE

Tra i cibi che hanno un alto contenuto in FOdmap troviamo:

  • –  Cereali come frumento, segale kamut e i prodotti che ne derivano
  • –  Latte e latticini
  • –  Frutta secca e disidratata: anacardi, pistacchi, datteri e fichi secchi
  • –  Succhi di frutta, bevande con gas e zuccherate
  • –  Dolci in generale, prodotti dolcificati
  • –  Verdure: aglio, cipolla, il bulbo dei cipollotti, funghi, carciofi, asparagi, porri, cavolfiore, topinambur
  • –  Frutta: mele, pere, albicocche, more, ciliegie, fichi, cachi, mango, pesche, prugne, pompelmo, banane baby, anguria
  • –  Legumi

QUALI CIBI PREDILIGERE

  • –  Cereali senza glutine e farro e prodotti che ne derivano
  • –  Latte senza lattosio, formaggi stagionati, latte vegetale
  • –  Frutta secca con moderazione: mandorle o noci
  • –  Olio EVO, olio di semi di lino
  • –  Verdure: pomodoro, peperone, melanzana, spinaci, carote, cuori di carciofi
  • –  Frutta: melograno, frutti rossi, fragole, ananas
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